domenica, novembre 29, 2009

Quando Marina s'incazza

bisognerebbe sempre essere tranquilli che poi si dicono sciocchezze. Come in questo caso. Ma non si era sempre detto che Silvio con la Fininvest non c'entrava più?
Fonte corriere


Marina Berlusconi annuncia querele
«Fininvest, nessuna zona d'ombra»

La presidente del gruppo e figlia del premier: «La nostra azienda infangata da professionisti della diffamazione»


Marina Berlusconi (La Presse)
Marina Berlusconi (La Presse)
ROMA - Nell'azionariato Finivest non esistono zone d'ombra e anni ed anni di indagini e perizie della procura di Palermo lo hanno sottoscritto. A parlare è Marina Berlusconi. La presidente di Fininvest replica così in una nota all'articolo «L'asso nella manica dei boss Graviano, i soldi del Cavaliere» pubblicato sabato da Repubblica, per il quale Mediaset ha deciso di citare in giudizio il quotidiano. «Non è degno di un Paese civile che la storia e il presente di un grande gruppo di livello internazionale, portato al successo dal lavoro, dal talento e dal coraggio di un grande imprenditore, di tutti coloro che con lui e dopo di lui vi hanno lavorato e vi lavorano - si legge nella nota di Marina Berlusconi -, vengano così vilmente e senza il minimo fondamento infangati e insultati da questi professionisti della diffamazione, della calunnia, della disinformazione».

«AFFERMAZIONI GRAVEMENTE DIFFAMATORIE» - Con riferimento alle affermazioni gravemente diffamatorie contenute in un articolo odierno di Repubblica in cui si insinua che il 20% di Mediaset appartenga alla mafia, Mediaset agirà giudizialmente contro gli autori dell'articolo e il direttore responsabile di Repubblica - rende noto un comunicato dell'azienda -. L'azione verrà effettuata a tutela dell'onore e della reputazione di una società quotata al cui capitale partecipano primari investitori istituzionali - nazionali e internazionali - e più di 200.000 risparmiatori italiani».
«IL 100% DELLA FININVEST APPARTIENE A NOI» - «Il 100% della Fininvest, come emerge incontrovertibilmente da tutti i documenti, appartiene alla nostra famiglia, a Silvio Berlusconi e ai suoi figli» spiega la figlia del premier e presidente della Fininvest riferendosi alla seconda puntata dell'inchiesta di Attilio Bolzoni e Giuseppe D'Avanzo. «Così è oggi e così è da sempre, non c'è mai stata una sola azione della Fininvest che non facesse capo alla famiglia Berlusconi -prosegue-. Anni e anni di indagini e perizie ordinate proprio dalla Procura di Palermo, durante i quali è stato rovistato in ogni angolo della nostra storia, si sono conclusi con l'unico possibile risultato, sottoscritto dal consulente della stessa Procura: nell'azionariato Fininvest non sono mai entrati una lira o un euro dall'esterno, non esistono zone d'ombra. Ma tutto questo per chi persegue un preciso disegno politico di annientamento non conta nulla. L'importante è mettere su, senza nessun appiglio minimamente credibile, una sconcertante operazione di killeraggio per la quale provo rabbia e disgusto. Abbiamo già dato mandato ai legali di Fininvest -conclude Marina Berlusconi- di procedere sia in sede penale sia in sede civile, con un'azione adeguata all'enormità della calunnia, nei confronti di Repubblica e dei signori Bolzoni e D'Avanzo».

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