giovedì, luglio 27, 2006

Libano in vantaggio

ore 17:44 di un giorno da cani

600 le vittime libanesi

E' salito a circa 600 il numero delle vittime provocate in Libano dai bombardamenti israeliani inziati il 12 luglio scorso. Lo ha detto oggi il ministro della sanità Mohammed Khalife citato dall'emittente Tv al Arabiya. L'emittente si è limitata a riferire le dichiarazioni con una scritta "urgente" in sovrimpressione, in cui si precisa solo che si tratta di "civili". Le ultime stime diffuse oggi da fonti ufficiose parlavano di 431 morti in totale, compresi una trentina di guerriglieri Hezbollah e circa 20 soldati dell'esercito libanese. I feriti sarebbero almeno 2.000

..... Israele "solo" 53 morti... almeno in questo il Libano vince. Cosa mi auguro per Olmert? Non posso dirlo sennò poi magari In Israele per lavoro non entro più.



Ecco un fotogramma di Antz (la formica zeta). Era un film per ragazzi. Non certo il migliore nel suo genere. C'è però una scena fenomenale (che poteva essere messa solo in un film per bambini). Antz ritorna dalla battaglia contro dei rivali. Entrambi gli eserciti (il suo e quello nemico) sono stati sterminati. Lui è l'unico sopravvissuto. Torna a casa e nel suo formicaio tutti si rallegrano perché "hanno vinto" (memorabile lo striscione dei tifosi con la scritta 1- 0 we've won!). Nessuno pensa che sia stata un carneficina. Ecco. quello che rischia di scatenare Israele con la sua assurda vendetta (perché di questo si tratta, non di liberare dei soldati prigionieri) è molto simile a quella scena di Antz. E torno a dire: minacciare la distruzione di dieci edifici per ogni lancio di razzi da parte degli Hezbollah ha il sapore delle rappresaglie nazifasciste.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sondaggio tra gli Israeliani :

Solo il 10 % disapprova l'aggressione al Libano.

Meno della percentuale di quelli che credono che Elvis Presley sia ancora vivo.

ma allora perché non si trasferiscono tutti a Memphis?

Anonimo ha detto...

Il diavolo è un ottimista se crede di poter peggiorare gli uomini.
K.Kraus