domenica, luglio 23, 2006

Politica estera

Con questo blog, l'ho ripetuto più volte, non ho nessuna presunzione di spiegare niente a nessuno. Quello che però mi fa sorridere è rileggere i post delle settimane passate. Post scritti di getto. Come questo. Forse.

Riguarda i geni che guidano Israele. Del genio massimo che guida gli Usa non parlo per carità di patria. Lo lascio fare ad arguti commentatori come Christian Rocca del Foglio. Quello che però mi pare assurdo è che Israele con questa scriteriata battaglia/invasione (perché di questo si tratta) è riuscita ad annullare un intero movimento che in Libano era riuscito a scacciare i siriani dal paese.

Ecco cosa battevano le agenzie alle 12, 34 di domenica:

Un'invasione terrestre del Libano da parte d'Israele spingerebbe la Siria a entrare in guerra con lo stato ebraico. Il monito è stato lanciato dal ministro siriano dell'Informazione, Mohsen Bilal, molto vicino al presidente Bashar Assad, in un'intervista al quotidiano spagnolo Abc.
Nell'ipotesi di un'invasione terrestre del Libano meridionale, ha affermato, le truppe israeliane potrebbero arrivare a 20 chilometri da Damasco. "Cosa facciamo - si è chiesto - restiamo con le braccia conserte?". "Assolutamente no. Senza dubbio la Siria interverrà nel conflitto. Ciò non vuol dire che la Siria dia il benvenuto al conflitto". "Lavoriamo con la Spagna - ha osservato - per arrivare a un cessate il fuoco. Ma se le truppe israeliane ci provocano, Damasco agirà per garantire la sicurezza nazionale del territorio siriano".


- l'esperto di politica estera Homer Simpson mentre spiega all'esecutivo israeliano come dirimere pacificamente una controversia -

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