venerdì, luglio 14, 2006

Ma che belle parole

(ANSA) - Che il campionato abbia inizio così
com'è la Serie A. Per i processi ci sarà tempo, meglio non
farli in fretta... Silvio Berlusconi entra a gamba tesa nel
dibattito sull'immediato futuro del mondo del calcio, proponendo
una sorta di 'moratoria' per 'calciopoli'. "In attesa di
chiarimenti definitivi - dice il Cavaliere - potremmo far
partire il prossimo campionato così com'é e poi vedere l'esito
dei processi". Insomma, tutti in serie A, perché "non parlo
solo del Milan, ma di tutti i tifosi della Juventus, della
Fiorentina e della Lazio che mi scrivono".
Nel giorno del suo ritorno a Montecitorio, dove ha preso
possesso del nuovo ufficio nel corridoio posteriore all'Aula, la
cosidetta 'Corea', Berlusconi boccia su tutta la linea il
processo a 'calciopoli'. Il suo ragionamento è chiaro: no a
"processi troppo veloci", perché per arrivare alle sentenze
"bisogna prima risentire tutte le telefonate, rivedere i testi,
le accuse e le difese e verificare se ci sono fatti concreti".
Poi semmai punire, ma "senza eccedere, perché si finirebbe col
danneggiare tutti, dai tifosi, compresi quelli delle altre
squadre, a chi lavora nelle Tv".
Dopo la proposta di un'amnistia e quella di un indulto, sui
banchi della politica, nell'imminenza del pronunciamento di
primo grado della Caf, cala l'ipotesi 'moratoria'. Ma, attorno
alle parole dell'ex premier, il coro dei 'no' è quasi unanime,
ingrossato dalle voci di esponenti della maggioranza e
dell'opposizione.
Ricominciare a giocare come niente fosse? Il ministro Antonio
Di Pietro non ne vuole sentir parlare: "Grazie a Dio le
sentenze sono imminenti e il campionato comincia dopo la fine
del processo, quindi non potrà non tenerne conto". Gli fa eco
il segretario del Pdci Oliviero Diliberto: "Chi ha sbagliato
paghi. Si rispettino, sin da adesso, le sentenze dei giudici,
qualunque esse siano".
Anche il romanista doc e deputato di An Maurizio Gasparri non
plaude alla proposta di Berlusconi: "Dicono che dò sempre
ragione al Cavaliere ma stavolta, pur capendo il suo istinto,
non sono d'accordo con lui. Quando propone di riprendere il
campionato così com'é parla da tifoso, da presidente di una
squadra di calcio".
La sponda a Berlusconi la offre invece Maurizio Paniz,
deputato di Fi e primo a parlare di un atto di clemenza per
'calciopoli'. Per il presidente dello Juventus Club
Montecitorio, la proposta dell'ex premier è "preferibile anche
all'ipotesi di amnistia, perché tutelerebbe i tifosi e
permetterebbe lo svolgersi di un processo serio, con tempi
adeguati".
Durante il question time alla Camera, è tornato
sull'argomento anche il ministro della Giustizia Clemente
Mastella, per ribadire: "Non ho mai pronunciato la parola
amnistia", anche perché "non posso chiedere l'estinzione di
un reato quando non c'é stata ancora la pena".(ANSA).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Confalonieri: "Milan colpito per motivi politici"
Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri da Napoli: "Il Milan viene colpito per motivi politici". L'inchiesta sul calcio? "Una piazzale Loreto a tappe". "Questa storia non è senza significato nei confronti del gruppo. Sembra di essere toranati a 12 anni fa quando Borrelli inviò proprio a Napoli nel corso del G7 un avviso di garanzia nei confronti del premier Berlusconi


Ma Mediaset e Milan non erano cose distinte?