giovedì, dicembre 30, 2010

Ultime dall'infartuato ministro

L'infartuato ministro, Umberto Bossi, che almeno per motivi fisici non ricoprirebbe mai quel ruolo in una democrazia compiuta, si affida a Radio Padania (pagata con contributi pubblici) per spargere il suo verbo dopo l'idiota attentato contro la sede del partito a Gemonio. Peccato che questo signore, che non va in galera perché sono stati depenalizzati alcuni reati come banda armata (le guardie padane), vilipendio al tricolore (mi ci pulisco il culo) e perché il parlamento impedisce regolarmente l'arresto, peccato dicevo, che questo signore parli a piu' riprese di baionette, pogrom (andremo a prendere quelli di AN casa per casa), rappresaglie. Peccato anche che, nella stessa inesistente Padania, non siano gli stessi elettori leghisti a prenderlo a uova marce quando si permette di ricomparire in territori che con la sua politica "romana" ha ampiamente tradito.

Fonte la Repubblica


Gemonio, filmato l'attacco alla sede della Lega
Bossi: "La palude romana lancia i suoi segnali"

L'episodio nella notte a poche centinaia di metri dalla casa del senatùr, in passato due precedenti.
Il ministro dell'interno sottolinea che il Carroccio non si lascerà intimidire e parla di pista precisa

VARESE - Un'esplosione nella notte ha provocato danni alla sede della Lega Nord a Gemonio, in provincia di Varese. La stampa locale ha inizialmente parlato di "due ordigni" la cui deflgrazione ha provocato danni al portone e ai vetri delle finestre. Successivamente si è appreso che si è trattato di due bombe carta che hanno mandato in frantumi due vetrine. Non ci sarebbero stati altri danni, oltre alla rottura dei vetri. I residenti hanno avvertito l'esplosione durante la notte, e hanno allertato le forze dell'ordine.



Sul muro la scritta con vernice spray  "Antifa secondo atto" rivendica l'azione di membri dell'area anarchica vicino ai centri sociali, spiegano gli investigatori. La telecamera posta un mese fa sulla finestra di un cittadino dai carabinieri proprio per sorvegliare la sede del Carroccio, avrebbe ripreso tutta la sequenza dell'attacco e il filmato al vaglio degli inquirenti mostrerebbe due uomini con felpa e bomber e con un cappuccio in testa che accendono la miccia dei due ordigni artigianali. I due successivamente fanno un sopralluogo per verificare i danni provocati.

Umberto Bossi, affida alla "Padania" il suo commento. Il leader del Carroccio parla di "palude romana che vuole impedire che il Paese cambi e, per farlo, si affida al terrorismo che manda precisi segnali". Il senatur aggiunge che ci sono precise responsabilità dietro alla degenerazioni del clima politico che hanno portato all'attentato di Gemonio. E che queste responsabilità sono proprio da cercare in quella palude.

Tra i responsabili, anche involontari, di quanto accaduto, Bossi nell'intervista cita "anche chi non ha voluto mandare il Paese alle elezioni. Se fossimo andati alle urne, come suggerivo, tutto questo non sarebbe successo". Ora "c'è ancora chi si illude di cambiare le cose con la violenza. Vogliono spaventarci" conclude il senatur, che rilancia invitando a "chiudere la partita del federalismo fiscale. E poi fare chiarezza".

Le altre reazioni politiche all'atto intimidatorio. Il ministro dell'interno Maroni parla di un gesto vigliacco che non intimidisce il Carroccio e aggiunge che gli investigatori seguono una pista precisa e che "Questo episodio è un attacco contro la democrazia, non contro un partito ed è vivo il rischio nel Paese che questi fatti si trasformino in fatti ancora più gravi. Il pericolo non è da sottovalutare, sono situazioni molto seriie e non più tollerabili, frutto dell'intolleranza di chi si nasconde dietro l'ombra dell'anonimato"

Anche altri esponenti della Lega prendono la parola. Davide Boni, presidente del consiglio regionale lombardo parla di "gentaglia" e aggiunge: "'Non saranno certo le intimidazioni di quattro teppisti  o scavezzacollo - ha aggiunto - a fermare quelle riforme di modello dello Stato che la Lega Nord sta conseguendo. Non saranno  le bravate di quattro soggetti allergici al lavoro e a tutto ciò che possa essere ascrivibile al sacrificio o al lavoro a fermare il nostro movimento".

''Ad Umberto Bossi e a tutti gli amici della Lega del Varesotto e di Gemonio esprimo un forte e sincero sentimento di vicinanza e solidarieta'. - questa la prima dichiarazione del presidente della regione Veneto, Zaia - Non credano, i delinquenti autori di questa violenza, di poter intimorire chicchessia e tanto meno di poter interferire in questo modo barbaro nel cammino democratico delle riforme che si stanno portando avanti nel nome dei cittadini''. "L'attacco alla sede di Gemonio è un vile atto intimidatorio ma la lega è fortissima" questo il commento del governatore del Piemonte, Roberto Cota. Solidarietà a Bossi e alla Lega anche da una nota del governatore della Lombardia Roberto Formigoni.

Lancia l'allarme il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri: "Registro con preoccupazione la
irresponsabile sottovalutazione da parte degli organi di informazione e da parte della magistratura per l'allarme che ho lanciato nei giorni scorsi. Altri, in altri tempi, sottovalutando quanto avveniva intorno a loro, contribuirono al consolidarsi del terrorismo. Non si ripeta lo stesso errore. Alzare la guardia è un dovere a tutela della libertà".

Solidarietà alla Lega anche dalle opposizioni, mentre in un comunicato ufficiale di Palazzo Madama si legge che: "Appresa la notizia dell'atto inqualificabile compiuto ai danni della sede della Lega Nord a Gemonio, il presidente del Senato, Renato Schifani, esprime sincera solidarietà alla Lega e una decisa condanna dell'accaduto, auspicando che vengano presto individuati i responsabili del gesto".

Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, appresa la notizia dell'atto intimidatorio contro la sede della Lega Nord di Gemonio, ha diffuso una nota per condannare con fermezza il vile gesto e ha espresso la solidarietà sua personale e della Camera dei deputati agli esponenti della Lega.

Solidarietà alla Lega e al ministro Bossi per il vile atto intimidatorio di cui è stata fatta oggetto la loro sede storica di Gemonio, arriva anche dal presidente della Regione Lazio Polverini che parla di: "Un inaccettabile gesto di violenza che va condannato con fermezza".

Solidarietà alla Lega Nord è arrivata dal Pd dopo l'attentato alla sede del Carroccio di Gemonio. Il segretario lombardo del Partito Democratico, Maurizio Martina, ha definito l'attacco "un vile atto intimidatorio". "Segnali violenti come questi - ha detto - sono da condannare senza se e senza ma. Per questo mi auguro che vengano presto identificati i responsabili di questa azione".

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