domenica, settembre 27, 2009

32 anni dopo??????


Fonte Corsera

Svizzera: fermato Roman Polanski. Le autorità svizzere hanno eseguito il mandato di cattura statunitense del 1978. Stupore in Francia

ZURIGO (SVIZZERA) - Il regista polacco Roman Polanski si trova in stato di fermo in Svizzera. E’ stato fermato sabato (ma la notizia si è appresa solo oggi) quando ha messo piede sul territorio elvetico sulla base di un mandato d’arresto spiccato dagli Stati Uniti nel 1978, hanno annunciato gli organizzatori del Zurich Film Festival, che sta promuovendo una retrospettiva dedicata al cineasta di origini polacche. Polanski, che doveva ricevere un premio alla carriera al festival, vive in esilio in Europa da 30 anni. E’ fuggito dagli Stati Uniti, dove è accusato di avere avuto delle relazioni sessuali con una minorenne. Polanski è «in detenzione provvisoria in attesa di estradizione». Lo riferisce un portavoce del ministero della giustizia svizzero precisando che il regista può presentare un appello sulla decisione.


LA VICENDA - Polansky, 76 anni, era fuggito dagli Usa proprio nel 1978 dopo aver confessato di aver fatto sesso con una ragazza di 13 anni. Polanski aveva a suo tempo patteggiato la condanna con il tribunale di Santa Monica a Los Angeles. Il procuratore in cambio della sua ammissione gli aveva risparmiato il carcere lasciando perdere le altre accuse, tra cui stupro con uso di stupefacenti, perversione e sodomia, che erano emerse dalla testimonianza della ragazza, che successivamente a distanza di quasi 30 anni dai fatti, aveva però perdonato il regista. Un accordo, quello fatto dalla procura di Los Angeles, che non era però piaciuto al tribunale che si apprestava ad incarcerare Polanski, che, a questo punto, aveva scelto la fuga. Nello scorso mese di dicembre gli avvocati di Polanski avevano chiesto la ricusazione dei giudici di Los Angeles. Una richiesta che era stata respinta dal giudice Peter Espinoza che aveva detto di non poter esaminare il caso fino a quando Polanski non si fosse presentato in aula, affrontando così l'arresto. Espinoza aveva dato tempo fino al 7 maggio scorso a Polanski per presentarsi. Se Polanski sarà estradato negli Stati Uniti potrebbe quindi dover affrontare un nuovo processo per stupro a Los Angeles.

VITA DEGNA DI UN FILM - Ma tutta la vita di Polanski è degna di un film. Nato a Parigi da una famiglia ebrea di origine polacca tornò nel 1937 in Polonia ma, dopo l'arrivo dei nazisti venne rinchiuso con la famiglia nel ghetto di Varsavia. Ghetto dal quale Roman fuggì, riuscendo così a salvarsi, ma dove morì invece sua madre. Sposatosi con l'attrice Sharon Tate negli Usa la scoprì cadavere incinta dell'ottavo mese uccisa dal satanista Chales Manson e dalla sua banda a Los Angeles nel 1969. Nella strage scoperta il 9 agosto del 1969, oltre alla Tate vennero uccise altre quattro persone: l'ereditiera Abigal Folger, figlia dell'imprenditore del caffè «Folger», il suo fidanzato e scrittore Wojciech Frykowsky, il parrucchiere delle star Jay Sebring e il custode della villa, Steven Parent.

STUPORE DEL MINISTRO FRANCESE - Nel pomeriggio il ministro della Cultura francese, Frederic Mitterrand si è detto «stupito» per l'arresto in Svizzera di Roman Polanski e ha fatto sapere di aver discusso della questione con il presidente Nicolas Sarkozy. «Sono venuto a sapere con stupore del procedimento avviato contro Roman Polanski, un regista noto in tutto il mondo e un cittadino francese attualmente detenuto in Svizzera», ha affermato in un comunicato. Sarkozy, ha spiegato Mitterrand, «sta seguendo la questione con grande attenzione e condivide la speranza di una rapida soluzione di questa situazione». «Senza voler interferire in un processo giudiziario che va avanti da molto tempo, esprimo il mio più profondo rammarico che si sia voluto sottoporre a una nuova prova una persona che ne ha già dovute superare così tante», ha aggiunto Mitterrand.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu