domenica, settembre 27, 2009

Procuratori in cerca di notorietà




SAMANTHA, 45 ANNI E TRE FIGLI, CHIESE CHIUSURA CASO A GENNAIO

(ANSA) - ROMA, 27 SET - "Ho chiesto che il caso venga chiuso, che le accuse siano ritirate. Sono diventata vittima delle azioni del procuratore": così Samantha Geimer, la vittima della violenza sessuale perpetrata nel 1978 da Romam Polanski, il regista di origine polacca per il quale sono scattate le manette oggi in Svizzera.
La vicenda emerge da una memoria depositata al tribunale di Los Angeles, datata gennaio 2009, che era chiamata a valutare il ricorso con cui Polanski chiedeva l'archiviazione delle accuse, e pubblicata dal magazine online The Hollywood Reporter.
La donna, che oggi ha 45 anni, accusa la corte di aver rifiutato la chiusura del caso, nonostante una sorta di accordo tra le parti risalente a 32 anni fa, teso ad evitare un processo pubblico.
"Polanski si dichiarò colpevole, in parte, per salvarmi da un processo pubblico, in cambio, le altre accuse nei suoi confronti vennero fatte cadere", si legge nella memoria.
"Sono arrabbiata con il procuratore distrettuale che ha rifiutato di chiudere il caso, dando ancora pubblicità ai luridi dettagli di questi eventi - scriveva Geimer -. Che siano vere o no, la pubblicazione di queste cose causa danno a me, al mio amato marito, ai miei tre figli, e mia madre. Sono diventata vittima delle azioni del procuratore".
"Non sono più una bambina di 13 anni... Sono sopravvissuta, sono riuscita a prevalere su ogni eventuale danno che il signor Polanski mi abbia causato", aggiungeva Samantha.
In un'altra occasione, partecipando alla proiezione del documentario intitolato "Roman Polanski: Ricercato e Desiderato", la donna riferendosi al regista ebbe a dire che: "Non credo che sia un soggetto pericoloso per la società. Non credo che debba essere rinchiuso per sempre. Credo volessimo metterci questa storia alle spalle, vedere Roman Polanski in una prigione non ci avrebbe aiutato a raggiungere questo obiettivo".
Samantha, che ora vive alle Hawaii, possiede una piccola società in cui lavora assieme al marito David, ed al resto della famiglia.

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