giovedì, settembre 17, 2009

Il pornoevasore



...ci facesse un film adesso

Scudo fiscale, indagini a tappeto . Nei guai anche Rocco Siffredi
Le Fiamme Gialle scoprono 130 evasori: trasferiti a San Marino capitali per 50 milioni. Al vaglio 700 nominativi

ROMA - Rocco Siffredi è finito nel mirino della Guardia di Finanza. Il principe degli attori porno deve giustificare di aver occultato all'erario redditi per centinaia di migliaia di euro attraverso la fittizia istituzione di società in paradisi fiscali. Un comunicato delle Fiamme Gialle parla in particolare di società in Ungheria. Per effetto delle indagini della Guardia di Finanza «l'attore ormai non potrà più chiedere di far rientrare in Italia le somme evase con le agevolazioni dello scudo fiscale. Solo, infatti, chi è nelle condizioni previste dalla legge (non è stato cioè già scoperto dal Fisco) potrà rimpatriare o regolarizzare - entro il 15 aprile 2010 - i patrimoni e le disponibilità finanziarie detenute illecitamente all'estero. Dagli accertamenti effettuati sul conto dell'uomo e di sua moglie - anche questa ex pornodiva - è emerso tra l'altro che i due, residenti fino al 2005 in provincia di Chieti, avrebbero fissato la propria dimora a Roma, in una villa risultata intestata ad una società britannica, anch'essa oggetto di indagini».

LE INDAGINI - Gli accertamenti su Siffredi rientrano nelle attività di contrasto delle Fiamme Gialle all’evasione fiscale internazionale, attività accelerata con l’entrata in vigore dello scudo fiscale. Sono 130 in tutto le persone finite nelle maglie del fisco. La Guardia di Finanza ha infatti avviato una serie di controlli su persone che hanno trasferito a San Marino capitali per 50 milioni di euro frutto probabile di evasione. Parallelamente, attraverso un'indagine che ha già portato lo scorso maggio all'arresto di 5 persone, sono state rintracciate ingenti somme riciclate ritenute il frutto dell'evasione fiscale di industriali delle province di Forlì, Bologna, Rimini e Pesaro: il sospetto - giustificato da consistenti elementi - è che gli industriali abbiano utilizzato banche di Forlì per trasferire il denaro evaso a società finanziarie di San Marino per poi farlo rientrare «ripulito» in Italia, sotto forma di concessione di crediti a società «amiche».

AL VAGLIO 700 NOMINATIVI - In un'altra inchiesta, le Fiamme Gialle stanno setacciando le posizioni di 700 nominativi, tra aziende e persone fisiche, residenti a San Marino ma con domicilio fiscale al Consolato Generale della Repubblica del Titano a Rimini. L'ultimo ad essere pizzicato dalla Guardia di Finanza è un noto pornoattore che deve giustificare di aver occultato all'erario redditi per centinaia di migliaia di euro attraverso la fittizia istituzione di società in paradisi fiscal.

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