giovedì, gennaio 14, 2010

Ma Ferrara dice no




Perché candidare la Bonino? Perché vincerebbe. Credo che solo Lei possa battere la Polverini e quello che Ferrara furbescamente dimentica è che Time la nominò donna dell'anno. Mentre a lui non lo nomina più nessuno.

Dalla lettera di Lucio D'Ubaldo, senatore e membro della Direzione nazionale del Pd a "Il Foglio"

(...) Nel cuore di una borghesia diffusa, fatta più di popolo che di privilegiati, preme una domanda di novità ragionata e costruttiva. Emma Bonino può incarnare questa speranza, chiamando a raccolta tutti coloro che vogliono rompere gli involucri di vecchie formule. Come direbbero gli eredi di Luigi Sturzo? Faccia appello ai "liberi e forti"

Risponde Giuliano Ferrara - Sono contento di questa lettera, e del suo carattere burocratico e melenso, encomiastico e pomposo. Mi consente di precisare una pacata opinione. Detesto Emma Bonino, spero che perda le elezioni. E' una intollerante, un'abortista sfegatata e una militante del torto negatore travestita da libertaria, una innamorata di sé dall'insopportabile accento vittimista, una cercatrice di cariche meticolosa e fatua, la complice non candida, ma molto candidata, del peggior Pannela, una pallona gonfiata come poche, un ufficio stampa ambulante, un disastro di donna en colère e di personalità pubblica.



Aggiungo che un partito il quale accetta di candidare una simile prepotente dopo essersi sentito dire sprezzantemente: "lo corro, se venite anche voi, bene, sennò ciccia", è un partito di dementi.

Chiaro?

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