Ferrara: «Come Rocky prendo pugni e dico "Tira più forte, non mi fai male"»
«Conosco il pensiero della società, anche se so che il destino di ogni allenatore è legato ai risultati»
ESONERO - «La sconfitta con il Milan non cambia le cose», ha affermato il tecnico bianconero. «Del cambio di allenatore si parla da diverso tempo. Conosco il pensiero della società, anche se sono adulto e vaccinato per capire che il destino di ogni allenatore è legato ai risultati. Se non ci sono, la società prenderà i provvedimenti che riterrà più idonei a cambiare la tendenza negativa. Se si dovesse passare dal mio esonero, non lo prenderei assolutamente come una sconfitta, ma come una crescita nella mia carriera che è all'inizio. E poi, come dice mia mamma, si chiude 'na porta e si apre 'nu portone».
SOCIETÀ - Alla conferenza stampa a Vinovo (To) erano presenti anche i vertici della società. «Penso sia giusto che la società, il presidente, Bettega siano costantemente a contatto con quella che è la situazione e con quella che è la squadra», ha aggiunto il tecnico napoletano. «È chiaro che nessuno di loro va in campo e che le situazioni tecnico-tattiche sono completamente diverse, ma mi sembra normale che vengano al campo».
MOGGI - Sulla situazione attuale della Juventus è tornato a dire la sua anche Luciano Moggi. «Ferrara ha poche possibilità di evitare l'esonero. E non perché abbia tutte le colpe, anzi», ha detto l'ex direttore generale bianconero a Radio Kiss Kiss. «Il fatto che la Juve sia in queste condizioni è un abbaglio di chi ha comprato Diego e Felipe Melo, invece tutto ricade su Ferrara. Forse arriverà Hiddink, che comunque dovrà affrontare tanti problemi. Bettega è tornato alla Juve ma io, con questi dirigenti, non tornerei mai».
Nessun commento:
Posta un commento