Ricapitoliamo. In Italia regole accettate in tutto il resto del mondo civilizzato non valgono. In quest'area franca che è il pianeta Italia, gli stadi sono ancora di più zone al di fuori della legge. Un ragazzo di nemmeno vent'anni, nero, gioca nell'Inter, segna e viene beccato da uno dei pubblici più razzisti d'Italia, quello della splendida città di Verona. È un ragazzo anche se guadagna moltissimo. Avrà un caratteraccio, ma non si può pretendere che venga beccato ad ogni santa partita. È antipatico, ma non merita un trattamento così. Se ci fossero stati giocatori con le palle, nell'Inter come nel Chievo, si sarebbe dovuto fermare l'incontro. Punto. Tutto il resto è fuffa. Balotelli, che io non amo, è turbato per tutta l'intervista e forse solo il povero collega di Sky non se ne rende conto. "The show must go on", un cazzo. Ma perché non si punisce il campo del Chievo, che cazzo fa lo speaker? La società, e quel sindaco che non trova altro da fare che realizzare una difesa d'ufficio? Patetico. Non è TUTTA la città di Verona ad essere rappresentata da quei quattro scimmioni che sbraitano in curva. A loro si, verrebbe da lanciare banane.
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