domenica, maggio 10, 2009

Il presidente-operaio



Fonte: Italia Oggi

In cassa avevano già qualcosa in più di 1 miliardo e 200 milioni di euro di liquidità tenuta da parte negli anni precedenti. Ma nell'ultimo mese Silvio Berlusconi e i suoi cinque figli possono contare su 775 milioni di euro in più da dividersi comunque vadano le vicende familiari.

A consegnarli nelle loro mani è stata piazza Affari, che ha visto lievitare, con una performance decisamente superiore all'indice generale, i tre titoli quotati cui sono interessati gli azionisti del gruppo Fininvest. Mediaset, Mondadori e Mediolanum.

Il primo vale per loro 377 milioni in più, il secondo 113 milioni in più e il terzo 285 milioni in più del 7 aprile, all'indomani del terremoto in Abruzzo, circa un mese prima del terremoto familiare. Del miliardo e 228 milioni di euro liquidi accantonati nelle holding che controllano Fininvest sotto forma di dividendi e riserve starordinarie, la gran parte spetta al presidente del Consiglio nonchè fondatore del gruppo imprenditoriale: in tutto 719.007.355,74 euro.

Marina Berlusconi può invece contare su 54,5 milioni di euro fra quota di patrimonio netto distribuibile e liquidità in cassa. Piersilvio grazie alla sua holding quinta in tutto su 154,4 milioni di euro.


I tre fratelli di secondo letto, concepiti con Veronica Lario (il cui vero nome è Miriam Bartolini), e cioè Barbara Eleonora e Luigi hanno nella loro holding quattordicesima a disposizione 330,7 milioni di euro.

Questo patrimonio è già ampiamente diviso fra il padre e i cinque figli, e la proporzione dovrebbe restare simile anche con la valorizzazione delle partecipazioni quotate grazie al recupero dei titoli della scuderia sui mercati azionari. Ma c'è un segnale chiaro registrato in questo ultimo mese: i titoli stanno seguendo il percorso professionale del presidente del Consiglio.

Boom oltre le attese proprio nel momento in cui Berlusconi (in seguito al comportamento post terremoto in Abruzzo) stava raggiungendo le vette della popolarità e salendo gli indici di gradimento. Il parallelo non è automatico, naturalmente, ma non è un caso se molti analisti (anche l'ultimo report sul titolo Mediaset, che consigliava di attendere i risultati delle elezioni europee) ritengono strettamente legate le fortune politiche del maggiore azionista e i corsi azionari dei titoli di famiglia.

L'incognita viene dunque proprio dall'ultimo terremoto familiare: ieri per la prima volta si è bruscamente interrotta la corsa rialzista di tutti e tre. Forse meno clamore può fare bene anche alla tasche dei litiganti...

Franco Bechis

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