TAORMINA: "BRUNETTA PROMISE DI PAGARE LA PARCELLA"...
Fabrizio Caccia per il Corsera
Fabrizio Caccia per il Corsera
Brunetta «fuori di sé» e «adiratissimo», così lo descrive l'avvocato veneziano Marco Cappelletto, il suo legale. I verbali di Nadia Macrì hanno fatto imbestialire il ministro: 300 euro e qualche gioiello per un rapporto sessuale a pagamento? Il ministro nega «fermamente», giura che incontrò la Macrì una sola volta a un convegno. Chiosa ora scherzoso l'avvocato Cappelletto: «È come uno che beve un bicchiere di vino e dicono che fa parte degli alcolisti anonimi...».
Già, ma quel bicchiere fu bevuto o no? L'avvocato romano Carlo Taormina ha ricordi netti del rapporto tra Renato Brunetta e Nadia Macrì: «Era il 2006 e vennero insieme diverse volte nel mio studio in via Federico Cesi, a Roma. Lei aveva un problema di affido del figlio piccolo e lui mi sembrava molto coinvolto, totalmente preso. Io però cercavo di dissuaderlo, avevo parlato anche col pm di Modena e insomma la situazione era piuttosto ingarbugliata. Dopo tutto eravamo colleghi all'università di Tor Vergata, perciò gli dicevo: A Rena', datte 'na regolata... Ma lui niente, si era incaponito. Mi viene in mente il proverbio del "carro di buoi". Lo conoscete?».
Ma soprattutto oggi Carlo Taormina si dice «offeso» e «strumentalizzato» da Brunetta: «Eh sì - spiega - perché leggendo i verbali della Macrì, che ha parlato di 10 mila euro pagati da Berlusconi per avere un incontro sessuale con lei e appena 300 invece sborsati da Brunetta, mi viene il sospetto, come dire?, di aver fatto parte del pagamento della prestazione. Perché ricordo che Brunetta si era impegnato a pagare lui le spese legali della Macrì, ma io non vidi un soldo. Mia moglie oggi si è arrabbiata a morte, mi ha detto: Hai fatto proprio la parte del fesso... ».
Le rispettive consorti in effetti devono aver reagito malissimo. «No comment», risponde l'avvocato Cappelletto alla domanda su come l'abbia presa Titty, la fidanzata del ministro. «Non so poi come sia andata a finire la vicenda - conclude Taormina -. I nostri incontri andarono avanti per 3-4 mesi fino al giugno 2006, Brunetta all'epoca era solo un deputato europeo e anche piuttosto adirato perché Berlusconi non l'aveva candidato al Parlamento...». Alla domanda, infine, se si aspetti a breve una chiamata dal ministro, Taormina replica: «Non credo, quello che ho raccontato è tutto vero».
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