lunedì, aprile 13, 2009

Altra craxiana di Ferro




I vertici della Rai non aprono bocca sulla trasmissione degli sciacalli
di Maria Giovanna Maglie

Fonte: il Giornale

Presidente Zavoli, presidente Garimberti, signori componenti del Consiglio di amministrazione Rai, tutti belli freschi di nomina, ma anche portatori di grande esperienza, naturalmente lei, Antonio Marano, direttore di Raidue, che ha spesso avuto occasione di lodare il suo conducator, fatequalcosa. Riflettete sull’abuso di libertà, come lo ha ben definito Aldo Grasso sul Corriere, e intervenite.

Se vi ostinate a tacere, se prendete tempo o parlate d’altro, come Zavoli ieri sul Quotidiano Nazionale, potrebbero arrivarvi sotto lefinestredi viale Mazzini quelle belle masse da Terzo Stato che si stanno ammazzando di fatica e di dolore nelle macerie abruzzesi, e che sonostate insultate e calunniate. Non si agiterebbero scompostamente, non urlerebbero, si limiterebbero a guardarvi e a giudicarvi. La vostra reputazione di persone stimabili ne sarebbe irrimediabilmente compromessa.

Ogni volta che Michele Santoro fa il suo sporco lavoro, che nessuno sa fare come lui e i suoi compari, e che non corrisponde in alcun modo né forma al mestiere di giornalista, mi viene in mente quell’ingenua e del tutto condivisibile, sacrosanta si potrebbe dire, esternazione dall’estero di Silvio Berlusconi, subito definita dagli amici di Santoro editto bulgaro. Forse se il premier fosse miglior dissimulatore, del tribuno campano ci saremmo, si sarebbe la pubblica informazione, liberati sul serio e per tempo.

Non c’è dubbio alcuno infatti che Annozero sparga veleno, che speculi sulle disgrazie, che costruisca servizi e argomenti in modo capzioso, che sia un programma senza vergogna e senza rispetto. Inutile stupirsi e scandalizzarsi se lo fa anche dopo il terremoto che ci ha feriti al cuore, se lo fa tanto più, e con tanto più livore, perché in questi giorni sull’abitudine nazionale alla polemica e alla recriminazione hanno avuto la meglio la comunione d’intenti e lo scatto di reni. In questi giorni lo Stato si è visto, lo abbiamo visto tutti, e se non assolve nessuno dalle responsabilità che saranno accertate, ha respinto con risoluzione gli sciacalli del «piove, governo ladro». Lui lo ha fatto lo stesso. Non sa fare diversamente.

La sua storia di prepotenza gli ha dato finora ragione. Ricordiamoci che in Rai lo ha riportato un giudice del lavoro, e mentre lui lasciava volentieri il Parlamento europeo che riteneva senza vergognarsene un parcheggio a ore, e correva, parole sue, a riprendersi il suo microfono, la Rai si guardò bene dall’interporre un appello, dal mettere in atto una qualche resistenza a quel ritorno. No, ha accolto lui con i suoi prodi, che questa volta, assieme ai soliti noti di sempre, hanno compreso e valorizzato al meglio niente meno che Marco Travaglio e Vauro,due tipini fini specialisti in calunnia e distruzione di reputazione altrui, il primo grazie a brogliacci di tribunale e qualche dispaccio giallo, il secondo fingendo che sia satira quel che è volgare e insultante. Adesso alla squadretta si è aggiunto l'ex magistrato, De Magistris, tutti assieme adorano manco a dirlo Antonio Di Pietro.

Santoro ci spiega con sussiego che lui fa ascolto come nessun’altra trasmissione giornalistica di prima serata e che gli introiti pubblicitari sono così alti da emanciparlo dal costo del canone. Può sembrare delirio,e forse lo è, ma il nostro enuncia così la sua profonda convinzione di avere il diritto di fare come gli pare, libera Repubblica delle banane di don Michele, autofinanziata, e chi se ne frega delle regole della televisione pubblica.

Qualche tempo fa lo scandalo fu provocato da una trasmissione ignobile che insultava il popolo d’Israele in nome di una finta solidarietà con i bambini palestinesi di Gaza. In studio c’era Lucia Annunziata, capì che l’avevano messa in trappola, si alzò e se ne andò. Santoro si dichiarò martire e rivendicò la libera Repubblica. Finì in nulla, si disse che mancavano al vertice uomini freschi e autorevoli. Ora gli uomini ci sono, e l’offesa è stata fatta al popolo italiano e ai morti del terremoto.

Sarà la volta che a Santoro qualcuno chieda conto di quel che fa in televisione? Che qualcuno gli ricordi che regole ci sono e che valgono anche per lui e i suoi cari? In attesa delle solenni decisioni che non tarderanno, un sommesso suggerimento agli ospiti di Annozero. Non ci andate più, se le facciano da soli certe porcate.

1) Non ti piace Annozero? Non lo guardare.

2) Insultare il popolo d'Israele. Balle. Ci sono i filmati online. Basti dire una cosa Israele 4 morti Gaza 1500 morti

E siccome sono un giornalista posto un articolo del Corsera del 1993

Maria Giovanna Maglie si dimette " ma resto a lavorare a New York "
Note spese truccate. Maria Giovanna Maglie si e' dimessa ieri dalla RAI per la situazione determinatasi a seguito della vicenda

Maria Giovanna Maglie i dimette "Ma resto a lavorare a New York".

Colpo di scena nella tormentata inchiesta sulle note spese "truccate" della Rai. Maria Giovanna Maglie, corrispondente del Tg2 da New York, si e' dimessa ieri mattina dalla Rai. Ecco la dichiarazione che ha rilasciato alle agenzie di stampa e in cui risponde alle contestazioni che l' azienda le aveva mosso su alcune note spese: "Mi sono dimessa dalla Rai. L' azienda mi aveva mosso, un mese e mezzo fa, una sola contestazione relativa ai costi per l' acquisto di materiali filmati che ho utilizzato per realizzare 26 puntate di "Pegaso America". La contestazione . afferma la giornalista . si e' risolta in modo del tutto soddisfacente in quanto la Rai ha accettato i costi da me indicati e non mi ha mosso altro rilievo". E allora, perche' le dimissioni? Spiega la Maglie: "Tuttavia, la situazione che si e' determinata a seguito di questa vicenda, la fatica di una gestione amministrativa, che non e' competenza di un giornalista, i continui, ingiusti attacchi da parte di organi di stampa, attacchi dei quali risponderanno in tribunale, mi hanno fatto decidere di metter fine a un rapporto che non rispondeva piu' alle mie esigenze". E dove andra' ? Mistero. La nota si conclude con un misterioso "continuero' a fare il mio lavoro da New York". Nessun commento da parte della Rai, anche se nei corridoi si mormora di "esodo concordato". Secondo quanto si era appreso giorni fa da palazzo di Giustizia, la giornalista sarebbe in possesso di un dossier che conterrebbe "contestazioni" della Rai per 150 milioni: la spesa di "Pegaso America". Si era anche parlato di un avviso di garanzia. Sempre seccamente smentito. Resta comunque sul tavolo dei magistrati il "pacchetto New York". L' ufficio di corrispondenza avrebbe presentato in un anno e mezzo un conto di 10 miliardi di spese complessive.

1 commento:

Pentma ha detto...

Palermo, 18 feb.- (Adnkronos) - La giornalista Maria Giovanna Maglie e' stata nominata da Saverio Romano, segretario Udc Sicilia, responsabile culturale del partito nell'Isola.
''La professionalita' di Maria Giovanna Maglie e le sue doti di donna di cultura, la sua intelligente originalita' di pensiero e il suo impegno - e' il commento di Saverio Romano - sono motivo piu' che sufficiente per una nomina che abbiamo proposto con entusiasmo e convinzione, nella consapevolezza delle enormi potenzialita' culturali che la nostra Regione offre e che devono essere occasione di crescita e di sviluppo''.
Per Maria Giovanna Maglie ''la nomina, che ho accettato con orgoglio, non fa che rafforzare il mio attuale impegno di assessore alla cultura della Provincia di Trapani, concedendomi la possibilita' di curare le politiche culturali in Sicilia di un partito come l'Udc che mi affida una responsabilita' che cerchero' di onorare nel migliore dei modi''.