Nel Comune di Orbetello, 15 mila abitanti e un sindaco-ministro: Altero Matteoli
Fonte: corriere
Concorso per Ufficio appalti: tutti bocciati
Era riservato a laureati in Giurisprudenza, ne sono usciti errori incredibili: «Il sindaco dichiara lo stato di guerra»
ORBETELLO (Grosseto) - Durante la correzione degli scritti qualcuno ha pensato a uno scherzo anticipato di Carnevale. Prove di esame sostituite da qualche buontempone? Macché, i fogli, con tanto di timbro, firme e controfirme, erano assolutamente originali, così come l’orribile svolgimento. Già, perché non solo le risposte alle domande giuridiche e di cultura generale contenevano inesattezze madornali, ma gli elaborati erano infarciti di errori di grammatica e di sintassi. Terza persona del verbo avere senza la h, s al posto della z, frasi senza il soggetto, tempi sbagliati. E con alcune "perle" da manuale dell’asineria: anomala scritto a nomala ragazzi scritto con una z sola, superficie senza la i. E alla domanda su quali fossero le competenze del sindaco qualcuno ha risposto: «Il sindaco dichiara lo stato di guerra», mentre un candidato ha scritto che «per impugnare una contravvenzione devi fare una raccomandata, ma per vincerla devi andare dall’avvocato».
ORTOGRAFIA E SINTASSI - E così i candidati del concorso per un posto di funzionario di settimo livello riservato ai laureati in Giurisprudenza per il delicato Ufficio appalti sono stati tutti bocciati, o meglio non sono stati ammessi agli orali. È accaduto nel Comune di Orbetello, 15 mila abitanti, un sindaco-ministro (Altero Matteoli), una storia illustre, paesaggi straordinari sulla laguna che divide la Maremma dall'Argentario. «Purtroppo errori e inesattezze erano così evidenti - spiega Angelo Ruggiero, segretario generale del Comune - che non è stato possibile ammettere nessun candidato. Siamo stati sorpresi non solo dall'impreparazione dei candidati su alcuni argomenti, che comunque erano indispensabili per poter ottenere l'idoneità alla prova orale, ma dagli errori di ortografia e sintassi, cose che si dovrebbero imparare alle elementari e invece, dopo una laurea, non sono state ancora assimilate». Secondo Ruggiero, spesso i candidati preparano il concorso con approssimazione. «Una volta un concorso da funzionario - spiega - si preparava in almeno sei mesi di studio durissimo. Oggi in quindici giorni si pretende di poter superare una prova che ovviamente non può essere semplice».
IMPREPARAZIONE STRAORDINARIA - L'elenco completo degli strafalcioni (compresi quelli di altre prove analoghe) non è stato reso noto. Ma dagli uffici municipali si conferma tutto, anzi si rincara la dose. «Ormai da anni questi ragazzi, nonostante la laurea, arrivano con una impreparazione straordinaria agli scritti» dicono in Comune. I candidati dell’ultimo concorso si erano presentati da ogni parte d'Italia, soprattutto dal Sud. «Solo alcuni, dopo aver visto le domande - dice uno degli esaminatori - hanno deciso di lasciare perdere. Gli altri hanno deciso di sfidare la fortuna». Nessuno è stato ammesso agli orali e adesso si dovrà indire un nuovo concorso sperando in una migliore preparazione degli aspirati funzionari. Magari con qualche corso accelerato di cultura generale.
Marco Gasperetti
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