martedì, dicembre 08, 2009

La replica di Veltri

COMUNICATO DI ELIO VELTRI AD ANTONIO PADELLARO


Roma 01/12/09
Caro Padellaro,
apprendo con vivo stupore di essere uno degli autori del pezzo: “Imputato Berlusconi chi le ha dato quei soldi?...” pubblicato in data odierna a pg. 4 del giornale da te diretto: “Il Fatto Quotidiano”.
Con altrettanto vivo stupore apprendo, sempre dal tuo giornale (pg. 4 ultime cinque righe dell’articolo “Nascita di Fininvest”), che venerdì prossimo, 4 dicembre, nella sala della Stampa Estera, presenterò la nuova edizione de “L’Odore dei soldi” insieme all’altro autore, a Furio Colombo ed a Carlo Freccero.
Tanto premesso ti comunico:

  1. non sono l’autore delle righe che hai pubblicato;

  2. non ho alcuna notizia di una mia presentazione de “L’Odore dei soldi”;
  3. la nuova edizione de ”L’Odore dei soldi” è avvenuta a mia insaputa con modifiche e capitoli aggiunti non concordati con me.
In proposito, ho già dato mandato ai miei legali di perseguire nelle opportune sedi giudiziarie questa pubblicazione non autorizzata.
Ti invito a pubblicare, con ogni urgenza, questa mia precisazione, fatta salva ogni azione di legge.
Cordialità
Elio Veltri

RISPOSTA DEGLI EDITORI RIUNITI

Caro direttore.
Il libro Odore dei Soldi è stato rieditato dopo l'accordo intervenuto con Elio Veltri, che prevedeva il diritto di integrare e di aggiornare il testo a cura dell'altro autore, Marco Travaglio.
Elio Veltri è stato invitato alla presentazione e non aveva mai dato notizia di non voler partecipare.
Non capiamo perchè assuma questo atteggiamento, scrivendo cose palesemente non vere.
Leggo che Veltri ha recentemente presentato un suo libro sulla mafia, per un altro editore, insieme ad Angelino Alfano. O tempora, o mores.
Cordiali saluti,
Alessio Aringoli


CONTROREPLICA DEI LEGALI DI ELIO VELTRI

Gentile Direttore,
non mi risulta essere in atto alcun accordo con Elio Veltri nel senso dichiarato da Alessio Aringoli nella sua e-mail del 02/12/09.
Non mi risulta che Elio Veltri sia mai stato invitato a partecipare ad alcunché.
Non mi risulta che Elio Veltri dica o scriva cose "palesemente non vere".
Mi risulta invece che le ipotesi di accordo (che mai hanno riguardato l'altro "autore" del libro in quanto mai nominato da nessuno di noi),  da me stilate in nome e per conto di Elio Veltri insieme all'avv. Francesco Paola, non sono andate a buon fine perché mai sottoscritte né dagli Aringoli, né tantomeno da altri rappresentanti della casa editrice.
Mi auguro che il signor Aringoli possa dimostrare in Tribunale quanto oggi dichiarato.
Sulle  insinuazioni e sulle diffamazioni sui comportamenti di Elio Veltri non vale neanche la pena di soffermarsi: in proposito deciderà il Tribunale adito.
Cordialità
Dr.ssa Maria Cristina Naso

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