giovedì, luglio 10, 2008

Il pizzo di Berlusconi



Io scrivo per riviste politiche italiane, ma il fatto che in Italia ci siano solo una piccola parte dei miei clienti mi consente di essere molto più libero di tanti più validi colleghi che invece in Italia sono rimasti a combattere e non possono dire quello che vorrebbero. Io posso. Quello che critico all'opposizione è di inseguire sempre idee di altri. In mezzo a tanti incapaci ci sono moltissimi deputati, attivisti, cittadini che pensano che non ci sia bisogno di andare dietro a Grillo. Lui fa il comico. Punto. In una Italia dove l'informazione, tranne sky, fa schifo, i media se ne fottono di quello che è stato realmente detto in piazza Navona. La Guzzanti si è fatta prendere la mano, ma ci sono state tante cose interessanti dette. Se il centro-sinistra se ne fottesse di quello che dice un comico sarebbe opportuno. Che cosa vuol dire? Io credo che derivi da una colpa originaria. La sinistra ha sempre considerato lo spettacolo, l'arte, roba sua, e non tollera, adesso, che le critiche arrivino proprio da ex alleati sul palco. Anche di Pietro fu preso per il culo da Grillo. Ora le cose sono cambiate. Perché il PD deve correre dietro a Grillo e smarcarsi dal comico genovese? Faccia il suo lavoro. Faccia politica. Io sono convinto che la caduta dell'Italia non si arresterà per ora. Mi aspetterei che gli italiani si rimboccassero le maniche anziché cercare colpe negli altri. Il PD torni a fare il suo lavoro, ma sul territorio, non nella aule chiuse dei palazzi.

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