martedì, luglio 29, 2008

Altre sagaci mosse del Berlusconi-ter


Manovra, allarme assegni sociali. A rischio per gli anziani più poveri. La Lega aveva cercato di escludere gli extracomunitari
ma la modifica (almeno 10 anni di contributi) ha colpito tanta altra gente


di FRANCESCO MIMMO per la Repubblica
ROMA - Casalinghe, anziani poveri, suore e frati: tra di loro ci sono quasi ottocentomila cittadini che rischiano di perdere la pensione sociale. L'assegno di assistenza (fino a 400 euro) che l'Inps eroga a chi ha un basso reddito è stato cancellato da un emendamento al decreto che contiene la manovra e se non ci saranno interventi correttivi salterà dal primo gennaio del 2009.

La norma è stata introdotta dalla Camera in sede di conversione del decreto che nel frattempo il governo ha "blindato" escludendo la presentazione di emendamenti nel passaggio al Senato. Dopo il caso precari, un altro intervento sul welfare che ha suscitato dure critiche.

La modifica è nata da una richiesta della Lega in chiave anti-immigrazione (per frenare i ricongiungimenti familiari), che ha portato il governo a prevedere che l'assegno sociale spetti solo a chi ha lavorato e versato contributi per 10 anni continuativi. Solo che nel calderone sono finite anche le casalinghe e altre categorie che, non avendo versato contributi, perderanno l'assegno. Dopo le dure critiche arrivate dall'opposizione, dal sindacato e dalle associazioni (dalle Acli è arrivato il primo allarme) il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha parlato di possibili modifiche. Ma non nel decreto per il quale il governo ha deciso di non presentare emendamenti. La "sede idonea" sarà il disegno di legge di accompagnamento alla Finanziaria che conterrà ulteriori misure di intervento, che proseguirà l'iter parlamentare nei prossimi mesi e sarà approvato entro fine anno.

AGGIUNGO QUALCOSA. FRAPPORSI IN QUESTO MODO A SACROSANTI DIRITTI COME IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE TERRÀ, E GIUSTAMENTE, LONTANI DALL'ITALIA IMMIGRATI CHE SAREBBERO UTILI AL PAESE. A CHE SERVE ANDARE A LAVORARE IN UN PAESE CHE NON TI VUOLE, NON TI DÀ DIRITTI, Né DIRITTO DI VOTO ANCHE SE PAGHI LE TASSE E CONTRIBUISCI ALLA CRESCITA DELLA NAZIONE? MOLTA GENTE SI LIMITERÀ A VENIRE IN ITALIA FARE SOLDI MANDARLI A CASA E ANDARSENE PRIMA POSSIBILE. NON MI SEMBRA MOLTO DEMOCRATICO INOLTRE, CHE UN PAESE DI 60 MILIONI DI ABITANTI SIA OSTAGGIO DI UN PARTITO COME A LEGA FORTE SÌ, MA SOLO IN ALCUNE REGIONI.

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