venerdì, luglio 11, 2008

Un altro che si considerava un grande imprenditore



Da Corriere.it

Fine della 'Guru', arrestato Matteo Cambi. Le accuse: bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. I manette anche i genitori

MILANO - Pochi giorni fa la margherita simbolo del marchio "Guru" ha perso i primi petali, con la dichiarazione di fallimento da parte della procura di Parma. Ora l'atto finale, con l'arresto dell'ideatore, Matteo Cambi, fermato dalla Guardia di finanza di Bologna. Le accuse: bancarotta fraudolenta ed emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Una truffa ideata e portata avanti - assieme al patrigno Mariuccio De Marco Gianluca e alla madre Simona Vecchi, anche loro arrestati - per ripianare il buco di bilancio dell’azienda. L’azienda proprietaria del marchio di abbigliamento è la Jam Session Srl, di proprietà per il 60% dei coniugi e il restante 40% di Matteo Cambi, noto anche per avere sponsorizzato la Renault in Formula 1. La Procura ha chiesto la dichiarazione di fallimento dopo una lunga indagine del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Bologna.
DECINE DI MILIONI - Gli illeciti - ancora non elencati nel dettaglio - dovrebbero ammontare a decine di milioni. Tra le accuse bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali, illecite ripartizioni degli utili e riserve sociali, indebita restituzione dei conferimenti, infedeltà patrimoniale, dichiarazione fraudolenta e infedele. I tre emettevano e utilizzavano fatture per operazioni inesistenti per diversi milioni di euro; inventavano costi per far pareggiare il bilancio dell’azienda. Il Tribunale della città emiliana, nei giorni scorsi, ha giudicato insanabili le insolvenze e non sostenibile il concordato chiesto dai legali. Attualmente il marchio Guru è stato preso in affitto da un gruppo indiano che sembrava essere interessato ad acquistarlo.

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