martedì, giugno 17, 2008

Bastaaaaaaaaaaaaaaaa

Perché un ennesimo rinvio? Perché dev'essere la Confindustria tramite la Marcegaglia a dire che la legge sulla "class action" dev'essere riscritta? Buffoni!

Scajola conferma: "Class action slitta al primo gennaio 2009"
da Repubblica.it

MILANO - La legge sulla class action entrerà in vigore a partire dal primo gennaio dopo un "percorso di revisione con le parti interessate". Lo ha confermato il ministro per le Attività Produttive Claudio Scajola, a margine di un incontro a Palazzo Marino, aggiungendo che "il governo è favorevole al provvedimento". L'entrata in vigore della normativa era stata inizialmente fissata per il 29 giugno.

Scajola ha respinto tuttavia le accuse delle associazioni dei consumatori, che ieri sono insorte contro la decisione del governo: "Qualcuno - ha spiegato il ministro - ha interpretato il rinvio dell'entrata in vigore della legge come un disconoscimento della sua validità, ma non è così".

Secondo Scajola la normativa sulla class action è "di assoluta validità e importanza per i consumatori", però "per produrre effetti positivi ha necessità di essere ritoccata" perché "abbiamo il sospetto che così com'è porterebbe a vagoni di ricorsi senza giovare ai consumatori". L'obiettivo invece deve essere, secondo il ministro Scajola, "dare giustizia a chi si sente danneggiato".

Scajola ha poi annunciato la convocazione per domani del "Consiglio nazionale dei consumatori per discutere insieme alle parti coinvolte i ritocchi al progetto di legge".

Siccome in Italia sono dei leoni di carta ecco invece come la Parmalat è scesa a più miti consigli negli USA dove le leggi si rispettano:

Intesa con la class action americana, Parmalat chiude la partita Usa

NEW YORK - Parmalat ha raggiunto un accordo di transizione con la 'class action' americana che pende nel tribunale federale di New York. L'accordo prevede l'impegno della società italiana a far trasferire alla 'classe' 10,5 milioni di sue azioni "in onnicomprensiva soddisfazione - si legge in una nota - di qualsiasi pretesa fatta valere contro di essa dalla 'classe' in qualunque parte del mondo". L'accordo si riferisce alla class action autorizzata lo scorso anno dal giudice kaplan e predisposta dallo studio Grant & Eisenhofer, che intendeva avanzare una richiesta di risarcimento al gruppo di Collecchio di circa 8 miliardi di dollari.

Parmalat ha inoltre assunto l'impegno di contribuire fino a un milione di euro per spese di notifica ai membri della 'classe'. "Parmalat - prosegue la nota - ritiene che questa risoluzone della disputa sia nel miglior interesse degli azionisti, anche e specialmente perchè elimina il drenaggio di risorse e spese di difesa e toglie un'incertezza al valore del titolo".

L'annuncio ha fatto correre il titolo a piazza Affari: le azioni della società di Collecchio guadagnano il 2,48%.

Postilla per i furbi: il titolo, che perdeva punti da mesi ha recuperato quando si è visto uno spiraglio per uscire dal tunnel. Rispettare le regole a volte serve anche al mercato, quello vero. Quello che non esiste in Italia. Checché ne dicano i ..... (rischio querela)

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