sabato, agosto 01, 2009

Il mezzogiorno inizia a Venezia



Anche questo è da ascriversi al "tradimento" della Lega Nord.

Fonte: la Repubblica

Esodo, il passante di Mestre va in tilt. L'Anas: "Subito un'ispezione". Il presidente dell'ente autostradale chiede di verificare le cause del blocco. Problemi in tutto il Nordest. Rallentamenti ai valichi e sulla Salerno - Reggio Calabria

ROMA - Va in tilt il passante di Mestre sotto i colpi dell'esodo di agosto. L'Anas, questa volta, non si fa attendere e parte subito una "verifica ispettiva". E il governatore del Veneto Giancarlo Galan ironizza, non con una punta di polemica: "Appare evidente a tutti che c'è più di una qualche emergenza infrastrutturale in Veneto, cioè a nord di Roma”. Insomma, tutti scontenti per la nuova arteria (A4-A57), inaugurata in pompa magna dal premier l'8 febbraio scorso e destinata a smaltire il traffico del nodo veneto, che ha ceduto di schianto alla prima giornata da "bollino rosso". Code di 32 chilometri, nemmeno un'area di sosta e la Protezione Civile costretta ad intervenire con diecimila bottiglie d'acqua distribuite in fretta e furia ai poveri automobilisti bloccati. Poi, il passante alza bandiera bianca: poco dopo le 14 si decide di chiuderlo. Verrà riaperto solo qualche ora più tardi a condizioni di traffico più "normali".

Intorno alle 19, il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, fa la voce grossa e chiede all'Ispettorato vigilanza concessionarie autostradali (Ivca) una "immediata verifica ispettiva" per verificare "quali siano state le cause delle consistenti code e del blocco; se le società interessate abbiano provveduto a porre in atto una specifica organizzazione; se gli interventi posti in essere facessero parte di un piano di emergenza; quali comunicazioni siano state offerte all'utenza prima e durante il corso dell'evento". Ironizza il governatore del Veneto Giancarlo Galan

La verifica ispettiva, che dovrà essere completata in dieci giorni - ha precisato l'Anas - dovrà, inoltre, accertare "se le società interessate abbiano provveduto a porre in atto una specifica organizzazione; se gli interventi posti in essere facessero parte di un piano di emergenza; quali comunicazioni siano state offerte all'utenza prima e durante il corso dell'evento". L'ispezione dovrà anche valutare eventuali responsabilità delle società concessionarie che gestiscono la tratta autostradale interessata (CAV, Venezia-Padova, Autovie Venete), "con particolare attenzione al rispetto delle disposizioni date dall'Ispettorato".

I problemi, sul Passante, sono iniziati già nel corso della notte. Un tamponamento tra cinque auto, senza conseguenze per le persone coinvolte, ha aggravato la situazione che è andata peggiorando con il passare delle ore. La società autostrada Padova-Venezia, ma anche il Compartimento Veneto della Polstrada, hanno fatto sapere di aver chiesto l'intervento, tramite la Prefettura lagunare, della protezione civile.

Il blocco è avvenuto all'imbocco con la A4 dove si forma un imbuto del traffico che proviene dalla Tangenziale. Tangenziale miracolosamente vuota. Per questo i tecnici della società Padova-Mestre hanno messo sui pannelli messaggi per invitare gli automobilisti di scegliere la Tangenziale come alternativa al Passante per superare il nuovo 'muro'.

La situazione è rimasta complessa anche una volta superato l'ingorgo veneziano, con rallentamenti diffusi praticamenente fino a Trieste. Il traffico poi è fortemente rallentato sulla A4 tra Verona e Padova. Sempre sulla A4 si sono formate code tra Grumello e Ponte Oglio per un incidente.

A poco a poco, il Passante si è completamente intasato: 32 chilometri di coda, smaltiti solo più tardi, quando è stata decisa la chiusura. Gli automobilisti, rimasti intrappolati nella coda, commentano furibondi: "Un disastro. Mai visto una cosa simile. Ora cerchiamo le strade alternative per arrivare a Trieste. E un consiglio per chi si mette in viaggio: se venite da queste parti evitate l'autostrada". A parlare è una coppia sessantenne che arriva da Bergamo. "Ho già fatto il giro dell'oca per due volte - sottolinea il marito di una giovane famiglia del milanese - 30 chilometri di coda. Ora non so più che fine facciamo. E dobbiamo andare verso la Croazia".

Per il presidente del Veneto, Giancarlo Galan, l'assenza di aree di ristoro o sosta lungo il Passante è dovuta al fatto che "a suo tempo la Commissione Nazionale di Valutazione Impatto Ambientale (Via) bocciò quanto era stato progettato. E' in corso una nuova progettazione e che Dio ce la mandi buona con gli ambientalisti ministeriali e con gli ambientalisti locali".

Il Centro nazionale per la viabilità del ministero dell'Interno, spiega che "dalle prime ore della giornata i flussi di traffico nelle maggiori arterie autostradali ed in particolare nel tratto Padova-Venezia dell'A4, si sono attestati mediamente su 2.500/3.000 vetture per ora". Le maggiori difficoltà si registrano sulla A4 Padova-Venezia in quanto "il traffico sul Passante e sulla Tangenziale di Mestre, da cinque corsie presenti si immette sull'A4 Venezia-Trieste che dispone di sole due corsie creando un effetto imbuto".

Dalle 14.30 (per circa un'ora e mezza), per alleggerire ulteriormente il traffico sul Passante, è stata disposta, all'altezza di Dolo, una deviazione del traffico verso la Tangenziale di Mestre: tutti gli svincoli del Passante e della Tangenziale di Mestre sono aperti. Attualmente si registrano 18 km di code a tratti sul Passante. Polizia Stradale, società concessionarie e Protezione civile hanno distribuito acqua e fornito costantemente informazioni. La distribuzione è cominciata in mattinata alla barriera di Trieste-Lisert, dove dall'alba c'era una coda di 8-9 km di auto in direzione dell'Istria.

La giornata, sulle strade italiana, è stata difficile, ma non più del previsto. Traffico giudicato "peggiore" rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso.

Riaperta la Salerno-Reggio Calabria. Sono stati riaperti da pochi minuti i tratti dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, tra Pizzo e Lamezia Terme e tra Falerna e Cosenza, chiusi nel pomeriggio a causa del traffico molto intenso. La decisione era stata presa per consentire ai veicoli diretti a sud di percorrere su due corsie i tratti della A3 sui quali si viaggia normalmente a doppio senso di circolazione per la presenza di cantieri.

Caldo. Domenica torrida in buona parte dell'Italia. Secondo le ultime rilevazioni della Protezione civile, domani le città "a rischio" saranno 10: l'allerta di "livello 3", il più alto (quello contrassegnato dal colore rosso, che impone l'adozione di "interventi di prevenzione mirati") scatterà a Civitavecchia, Messina, Perugia, Rieti e Roma mentre ad Ancona, Bari, Brescia, Campobasso e Milano sarà allerta di "livello 2" (arancione). Lunedì le città a rischio scenderanno a 5, con "livello 2" per Bari e Palermo e "livello 3" per Civitavecchia, Messina e Roma.

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