giovedì, agosto 13, 2009

Vacanze in Croazia




Fonte il Messaggero

Croazia, cinque turisti italiani malmenati per la fattura del ristorante

«Botte e legnate anche contro noi donne». Il proprietario nega: «Sono stati altri clienti, non noi, i cinque erano irritanti»

Una vacanza fuori dall'ordinario per cinque turisti siciliani, tre donne e due uomini, che sono stati aggrediti e malmenati la scorsa notte al ristorante “Aquarius” in Croazia nella baia di Mala Proversa a Sud delle isole di Dugiottok e Kattina. A causare il pestaggio una discussione sulla conversione della valuta e il rilascio della fattura per la cena.

I turisti siciliani, in vacanza su una barca a vela, si trovavano lungo la costa croata, dove sorgono minuscoli porticcioli e ristorantini che si preoccupano anche di andare a prendere i clienti sulle barche ancorate a largo e di riportarli a bordo. Finito di mangiare, hanno riferito i cinque, il gruppo ha chiesto la conversione in euro del conto espresso sulla ricevuta in kune, la valuta locale. Un diverbio è nato al momento di convertire la cifra, secondo gli italiani, infatti, il cambio non era corretto. Il gruppo ha comunque pagato la somma richiesta tentando di ottenere la ricevuta che però è stata trattenuta dai gestori.

Dopo la discussione i ristoratori si sono rifiutati di riaccompagnare i cinque alla loro barca. Gli italiani hanno continuato a chiedere di essere riaccompagnati quando, racconta Elvira Terranova, giornalista, una dei cinque italiani, «sono usciti tre energumeni dal ristorante e ci hanno massacrato con calci, pugni, schiaffi e legnate anche contro noi tre donne (le altre due sono avvocati, ndr), lasciandoci a terra». Una delle donne è caduta in acqua, l'altra è stata spinta a terra e presa a calci e la terza si è gettata in mare per sfuggire ai croati. Uno dei due uomini ha riportato una profonda ferita al volto ed escoriazioni sparse sul corpo. Nell'aggressione l'uomo ha riportato anche una ferita vicino all'occhio destro per un pugno che gli ha fatto volare gli occhiali.

I cinque sono stati soccorsi dallo skipper di un'altra imbarcazione che li ha riaccompagnati sul loro natante. «Ora - ha detto una delle turiste subito dopo i fatti - cercheremo di andare al centro cittadino più vicino per sporgere denuncia e farci visitare da un medico. Abbiamo già avvisato l'ambasciata e il consolato italiano».

Il proprietario dell'Aquarius, Zoran Ramov, nega che a malmenare i turisti italiani sia stato lui o qualcuno dei suoi dipendenti: «L'uomo descritto come 'energumeno' dalla turista italiana potrebbe essere un altro ospite del ristorante, a qualcun altro, io non c'entro - ha detto all'Ansa - È vero che c'è stato un piccolo malinteso, circa 7-8 euro che non hanno saldato, ma le ragioni della rissa sono altre, i siciliani erano irritanti e hanno fatto arrabbiare tutti nel ristorannte». Nel pomeriggio l'uomo è stato interrogato dalla polizia.

«Nulla di più falso - replica Elvira Terranova - siamo stati fin troppo educati persino quando ci hanno servito delle crepes con pezzi di vetro. Non ci siamo arrabbiati e non abbiamo polemizzato con i proprietari, nonostante una delle commensali si fosse trovata dei pezzi di vetro in bocca. Se fossimo stati irritanti, come sostiene questo signore, avremmo certamente reagito diversamente. Alla fine della cena, come può testimoniare anche il proprietario del locale attiguo, Bagatela, siamo stati aggrediti e malmenati da almeno tre uomini. Abbiamo, tra l'altro, appreso che non è la prima volta».

«Mi sono personalmente informato presso la polizia locale e sono in costante contatto con i cittadini italiani che mi hanno descritto l'accaduto», ha riferito l'ambasciatore italiano in Croazia Alessandro Pignatti Morano di Custoza. L'ambasciata ha assistito i connazionali anche nelle procedure per presentare denuncia presso la polizia di Zara.

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