mercoledì, agosto 12, 2009

Il colonnello si fa bello



Berlusconi, foto con figlia e nipotini. "Privacy violata, ora basta"

FONTE la Repubblica

dal nostro inviato UMBERTO ROSSO

PORTO ROTONDO - La dichiarazione di guerra in nome della sua privacy Silvio Berlusconi l'ha firmata due sere fa, mentre Villa Certosa risuonava di canti e risate per il compleanno di Marina e la recuperata pace in famiglia con la sorella Barbara. Alle 22.40 un colonnello dei carabinieri ha bussato con in mano le prove del nuovo colpo dei paparazzi, consumato dalla collina sopra il villone del premier ma "fuori dalla sua proprietà", assicurano i paparazzi. In una mano dell'ufficiale le schede con gli scatti sparati sul pontile mentre lo yacht di Marina Berlusconi attraccava. Il marito. I due bambini. Poi ecco il presidente del Consiglio che appare sul piccolo molo. Tutto di bianco vestito, in accappatoio e ciabatte. Abbracci. Sale sul Besame della figlia. Centoventi foto così. Nell'altra mano del colonnello, un verbale di denuncia a carico di Emanuele Bussetti e Corrado Calvo, due dei quattro paparazzi "tanati" dai Cacciatori di Sardegna.

Violazione della privacy, articolo 615 bis. Sottoscrive la querela, presidente? "Certo che firmo. Non ne posso più dell'assedio dei fotografi, della violazione della mia vita privata. Adesso basta". E mentre i carabinieri lasciano la villa per notificare la denuncia ai fotografi trattenuti in caserma, è un Berlusconi arrabbiato nero che si ripresenta agli ospiti in attesa di tagliare la torta per Marina. "Ecco, ci risiamo. Ma lo sapete che siamo stati tutti fotografati dentro questa casa e che finiremo sui giornali? Non se ne può più. La difesa della privacy è ormai una vera emergenza".

Stupore e indignazione della trentina di invitati, fra i quali il ministro Carfagna, il vicepresidente della Camera Lupi, l'eurodeputato Licia Ronzulli, il sindaco di Olbia Giovannelli, il presidente di Mediolanum Doris. E Berlusconi avverte subito l'avvocato Ghedini, che ieri ha presentato una denuncia anche al Garante contro una "intollerabile" intromissione nella vita privata del premier, "ripreso di nascosto nella sua abitazione con i figli e i nipotini".

I paparazzi del pontile però forniscono un'altra versione: nessuna fotografia della festa in casa. E gli scatti con Marina? "Nessuna violazione - si difende Bussetti - Il pontile in concessione a Berlusconi è in zona demaniale e dunque pubblica". Alcuni scatti del 10 agosto sarebbero già sul mercato. Come la sequenza del 5 agosto sempre sul pontile ma con Barbara Berlusconi protagonista, che apparirà su un settimanale. Stoppata in un primo tempo ma poi, a sentire i fotoreporter, sbloccata dalla stessa figlia del premier che ha ritenuto del tutto innocenti le immagini.

Adesso IO aggiungo. Che la corte di Berlusconi, con il noto ministro Carfagna in testa (quella che non fa processi penali, ma querele civili per non dover andare a dibattere in aula) , nota per i suo lunghi meriti politici soprattutto, biascichi le parole "vergogna, vergogna" ci può stare. Non sarebbe dov'è senza Berlusconi. Che però un colonnello dei carabinieri non sappia o non conosca la differenza fra un luogo pubblico, il demanio, di più, fra una figura pubblica e una privata, ebbene questo è un po' più grave. Naturalmente lo sarebbe in un paese normale. E quanto al nostro risibile pdc allora, visto che continua ad esserne proprietario, chiuda giornali come "Chi" che di gossip vivono. Altrimenti dovrò dare ragione a quel francese che lo chiamato "bouffon". Dannati cugini transalpini.

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