venerdì, giugno 26, 2009

R.I.P.

Ricordarlo così: un bel ragazzo nero e non la macchietta che era diventato




Fonte: Ansa

ADDIO A MICHAEL JACKSON, RE DEL POP
di Cristiano Del Riccio

WASHINGTON - Michael Jackson, il ragazzo prodigio diventato Re del Pop ma poi coinvolto in umilianti vicende giudiziarie, e' morto a Los Angeles all'eta' di 50 anni per arresto cardiaco. La notizia della morte del cantante e' stata confermata da fonti dell'ospedale di Los Angeles dove era stato portato d'urgenza dopo che dalla sua abitazione era giunta la richiesta di un'ambulanza.

Il dramma era cominciato giovedì poco dopo mezzogiorno, ora di Los Angeles, con una telefonata dalla villa del cantante, nel quartiere di Holmby Hills, ai servizi di emergenza. Il personale paramedico aveva trovato Jackson in condizioni gravissime. Avevano cercato di rianimarlo durante il tragitto dalla abitazione all'ospedale Ucla di Los Angeles. Le sue condizioni erano apparse disperate. All'ospedale avevano cominciato a giungere i suoi familiari mentre all'esterno si affollavano i media e i fans che avevano cominciato ad apprendere dalle Tv le condizioni disperate di Michael Jackson.

Il cantante avrebbe dovuto cominciare dal prossimo mese a Londra un tour mondiale che avrebbe segnato il suo ritorno al mondo dello spettacolo dopo le vicende giudiziarie che lo avevano portato alla ribalta della cronaca per l'accusa di molestie sessuali a minorenni, . Ma il ritorno sul palcoscenico dell'ex Re del Pop appariva una corsa ad ostacoli e alcuni di coloro che l'avevano visto impegnato nelle prove dello spettacolo avevano espresso l'opinione che il cantante non fosse ancora pronto, fisicamente, all'impegnativo compito. Timori che erano stati confermati dalla decisione degli organizzatori di ritardare l'inizio dell'atteso tour mondiale che avrebbe potuto fruttargli oltre 50 milioni di dollari ponendo denaro sul suo conto di cui aveva assoluto bisogno a causa delle spese sfrenate sostenute negli ultimi anni che lo avevano portato ad indebitarsi pesantemente. Nonostante la vendita in tutto il mondo di milioni di copie dei suoi dischi - l'album 'Thriller' aveva battuto tutti i primati in materia - il suo stile di vita eccentrico e costoso lo aveva messo in cattive acque finanziarie.

Rovinoso per la sua carriera era stato il processo del 2005 in California per rispondere della accusa di molestie sessuali verso un minorenne ospitato nel suo ranch Neverland: il cantante era stato assolto ma la vicenda giudiziaria aveva distrutto per molti anni la sua attivita' artistica e l'aveva provato anche in modo pesante sul piano fisico riducendolo all'ombra del personaggio pieno di energia e vitalita' su cui aveva basato la sua carriera.

FRATELLO JERMAINE, SUO MEDICO ERA IN CASA
Il medico personale di Michael Jackson ha tentato di prestare soccorso al cantante, nella sua abitazione, ancora prima dell'arrivo della ambulanza. Lo ha rivelato il fratello del cantante, Jermaine, nella prima dichiarazione fatta ai media da un familiare dell' ex Re del pop. Ai tentativi del medico di Jackson si erano poi uniti i paramedici dell'ambulanza chiamata via telefono. Il cantante era stato poi trasferito nel veicolo per essere portato al pronto soccorso. ''L'ambulanza e' giunta all'UCLA Medical Center alle 13.14 - ha detto Jermaine - per oltre un'ora i medici dell'ospedale hanno cercato di rianimare Michael. Ma non ci sono riusciti''. ''La nostra famiglia chiede ai media di rispettare la nostra privacy in questo difficile momento - ha aggiunto il fratello del cantante - Il nostro amore sia con te, Michael, per sempre''.

LA DRAMMATICA CHIAMATA, 'NON RESPIRA'
''E' un uomo di 50 anni. Non respira piu'''. Questo il messaggio giunto ai servizi di emergenza dalla abitazione di Michael Jackson alle 12.21 locali (ora di Los Angeles). La prima squadra di soccorso ad arrivare nella abitazione di Bel Air affittata dal cantante era a bordo di un camion rosso dei vigili del fuoco. I paramedici hanno tentato di rianimare Jackson, che non mostrava piu' segni di vita, mentre lo trasportavano all'UCLA Medical Center. All'ospedale, mentre il cantante veniva trasportato freneticamente su una barella all'interno dell'edificio medico, qualcuno che accompagnava Jackson ha cominciato ad urlare ''Dovete salvarlo, dovete salvarlo!'', hanno riferito alcuni testimoni.

L'ULTIMA IMMAGINE, ESANIME SU UNA BARELLA
L'ultima foto di Michael Jackson mostra l'ex re del Pop sdraiato su una barella mentre viene portato d'urgenza al pronto soccorso dell'Ucla Medical Center di Los Angeles. Gli occhi del cantante sono chiusi, alla bocca e' stata applicata una maschera ed un medico comprime un palloncino collegato con un tubo alla mascherina. L'immagine e' stata diffusa, in esclusiva, dal programma Entertainment Tonight. Quando i mezzi di emergenza sono giunti alla abitazione del cantante, riferiscono testimoni, Michael Jackson aveva gia' smesso di respirare. I medici hanno tentato per 42 minuti di rianimarlo ma non c'e' stato niente da fare.

CORPO TRASFERITO IN ELICOTTERO
Il corpo di Michael Jackson e' stato trasferito in elicottero dall'UCLA Medical Center, dove il cantante e' deceduto giovedi', all'ufficio del medico legale della Contea di Los Angeles. Il breve volo dell'elicottero e' stato seguito in diretta dalle Tv americane. Dopo l'atterraggio dell'elicottero il corpo del cantante, avvolto in una protezione bianca, e' stato trasferito su una ambulanza per essere trasferito nei laboratori del coroner.

CORONER, AUTOPSIA ACCERTERA' CAUSE MORTE
Il coroner di Los Angeles ha annunciato una autopsia sara' effettuata per accertare le cause esatte della morte. Il medico legale Fred Corral ha detto che la morte di Michael Jackson e' avvenuta alle 14.26 ora locale di Los Angeles.

POLIZIA LOS ANGELES APRE INDAGINE
La polizia di Los Angeles ha aperto una indagine sulla morte di Michael Jackson, anche se niente per il momento lascia pensare ad una componente criminale. La inchiesta e' stata avviata dalla squadra omicidi di Los Angeles. Gli agenti parleranno nelle prossime ore con i familiari, gli amici ed i medici di Michael Jackson per cercare di capire quali eventi hanno portato alla morte del celebre cantante. Il luogotenente Gregg Strenk, parlando all'esterno della abitazione di Los Angeles dove viveva Michael Jackson, ha esortato a ''non leggere troppe cose'' nel fatto che la polizia abbia aperto una indagine. ''E' un fatto normale nel caso di una morte di questo tipo - ha detto Strenk in una breve conferenza stampa - Michael Jackson era una celebrita' e questo spiega l'intervento della squadra omicidi''. Il luogotenente ha aggiunto che adesso la polizia e' in attesa di ricevere dal medico legale un rapporto sulla autopsia che sara' effettuata nelle prossime ore.

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