domenica, giugno 07, 2009

Grande tivvù

Negli anni '80, mentre il mondo sognava, l'Italia si raccontava balle e credeva alle menzogne di una classe politica ladra. Nasceva la tv commerciale. Il peggio del peggio, a mio parere, era Drive In. Si trattava di una boiata inenarrabile dove maggiorate idiote sculettavano e i comici non facevano ridere. La claque preparata rideva istericamente a qualsiasi stupidaggine. Creatore di questa schifezza era un tizio che poi è stato addirittura invitato alla Sorbona a parlare di comunicazione: Antonio Ricci. Uno che si considera incriticabile, anche se fuori dall'Italia non viene considerato. La sua lettera offesa a Repubblica.

Lettera di Antonio Ricci a Repubblica

Drive in, la trasmissione libera e libertaria degli esagerati anni 80, osannata all'epoca da tutti gli intellettuali, era un programma comico e satirico. Le ragazze "Fast Food", come allora ebbi modo di dire, erano iperboli: figure retoriche viventi, caricature parodistiche al pari del paninaro, del bocconiano, del Dott. Vermilione.

Per precisione storica, prima delle parodie del Drive in , le "tette" erano da altre parti. La Rai trasmetteva addirittura quelle nude di Rosa Fumetto ne Il cappello sulle 23 , quelle di Ilona Staller in C'era due Volte , quelle di Barbara D'Urso in Stryx e quelle che facevano da tormentone in Due di Tutto . Fininvest rispondeva con altre signorine "grandi forme", però più castigate, come Nadia Cassini in Premiatissima , Edwige Fenech in Ric e Gian folies , Barbara Bouchet.

Non vorrei starla a menare con la storia "del dito e della luna", ma mi sembra che stiate confondendo effetto con causa, specchio deformato e realtà. È un'analisi così rozza e deludente che spero sia solo dettata da una sana e contingente malafede. A meno che non facciate come quel simpaticone dell'architetto Fuksas che a Uno Mattina confuse Drive In con Colpo Grosso .

Un'altra polemica che sulle vostre pagine ha trovato ampio spazio è quella del cosiddetto modello velina. Orbene, chi volesse trovare un catalogo di veline per tutti i gusti, può con soddisfazione sfogliare D-LaRepubblica delle Donne , il vostro allegato del sabato.

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